Ridurre il rischio radioattività
Ridurre al massimo il rischio
Il monitoraggio della radioattività è il core business di Brumola Srl, distributore per l’Italia della strumentazione Thermo Scientific dedicata.
Il monitoraggio della radioattività e il successivo ritrovamento di sorgenti orfane e metalli contaminati sono essenziali per la tutela della salute e dell’ambiente. In alcuni casi, in ambienti di lavoro legati al trattamento dei rottami o dei rifiuti è possibile trovare sorgenti radioattive orfane, le quali devono essere trattate e smaltite adeguatamente per evitare potenziali problemi di salute, inquinamento ambientale e ingenti danni agli impianti in caso di fusione o incenerimento. Per effettuare tali controlli, Brumola Srl propone alla propria clientela una gamma completa di strumenti, prodotti da Thermo Scientific, leader mondiale in questo ambito.
Brumola Srl è un’azienda tecnico commerciale fondata a Milano nel 2008 dai due soci, che vantano un’esperienza trentennale nel campo della Fisica Nucleare e nell’ingegnerizzazione di strumenti dedicati a questa particolare applicazione. Sono essenzialmente quattro i settori in cui opera Brumola: Medicale, Nucleare, Industriale (impianti di gestione di rifiuti di varia natura e filiera del rottame metallico) e Sicurezza (Forze Armate, Forze dell’Ordine e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco).
Abbiamo incontrato Francesco Gangi Dino, Responsabile Commerciale di Brumola Srl, per conoscere meglio l’azienda e la strumentazione di cui necessitano le imprese che svolgono trattamento rifiuti. “Vendiamo strumenti alle aziende e agli ospedali per effettuare i controlli e il monitoraggio della radioattività, in tutte le sue declinazioni (radioprotezione, monitoraggio ambientale, contaminazione, etc.). Thermo Scientific, azienda che rappresentiamo in Italia, è una multinazionale americana che produce strumentazione scientifica per ogni applicazione; la sede europea, con la quale collaboriamo in modo costante e continuativo è situata in Germania”.
Durante il periodo della piena emergenza coronavirus e del lockdown, l’azienda, grazie al proprio Codice ATECO ha potuto garantire la manutenzione straordinaria ai propri clienti che ne avessero la necessità, mettendo precauzionalmente in pausa la gestione tecnica ordinaria. La struttura aziendale è snella e i dipendenti hanno potuto comunque lavorare in smart-working senza dover interrompere le normali attività amministrative e commerciali per fornire alla propria clientela, e soprattutto agli ospedali, ciò che era necessario per le procedure che non potevano essere fermate.
Gli strumenti per il settore industriale
Brumola è uno dei principali fornitori di strumentazione di monitoraggio radiometrico in ambito industriale a livello nazionale. In particolare, negli ultimi anni, l’attenzione si è focalizzata al comparto rifiuti e riciclaggio: “Sono sempre di più le aziende che fanno gestione, selezione, trattamento e incenerimento rifiuti a dotarsi di strumentazione per il controllo della radioattività. È una catena che va a ritroso: hanno iniziato gli inceneritori, per poi essere seguiti da impianti di stoccaggio e trattamento rifiuti sempre più piccoli; abbiamo clienti che gestiscono impianti di termovalorizzazione in tutta Italia ormai da molti anni”.
Le varie tipologie di impianto, dal più grande al più piccolo, richiedono strumentazione di tipologia differente; in molti casi è richiesto il Portale radiometrico, apparecchiatura fissa che effettua le misure in modo automatico al passaggio dei mezzi in ingresso; in altri casi potrebbe invece essere sufficiente la strumentazione portatile. Di norma le aziende che si occupano di fusione dei metalli o incenerimento dei rifiuti scelgono di adottare un Portale radiometrico per molti motivi: il maggior numero di ingressi giornalieri, la maggior sensibilità del portale rispetto alla strumentazione portatile, la completa automazione della misura, etc. Il camion in ingresso attraversa il varco, composto da due o più rivelatori di grandi dimensioni, affacciati l’uno all’altro e in pochi istanti viene misurato, alla ricerca di eventuali sorgenti radioattive. Le aziende di medie/piccole dimensioni a volte utilizzano un portale, ma molto più spesso utilizzano solo lo strumento portatile per effettuare le stesse misure, scelta giustificata da costi più contenuti a fronte di un numero inferiore di carichi da controllare ma, sempre nel rispetto delle normative vigenti. La strumentazione portatile è infatti ideale per chi non ha necessità di controlli continui, ma sporadici.
La normativa sul monitoraggio della radioattività
Esistono importanti normative sul corretto trattamento e sulla gestione dei rifiuti e delle sostanze radioattive. Il 31 luglio 2020 è stato introdotto il D.Lgs 101/2020 che, tra le indicazioni di radioprotezione e gestione delle sorgenti radioattive, impone il controllo radiometrico per vari tipi di attività. Al momento si rende necessario fare un po’ di chiarezza in merito, e sono molti i Convegni, organizzati da Associazioni di settore che lo stanno facendo, Brumola sta partecipando, quale azienda sponsor, a tali eventi per poter fornire alla propria clientela delle risposte chiare in merito ai mille dubbi che possono insorgere con la pubblicazione di una nuova legge.
“La normativa di maggior riferimento per il nostro lavoro – spiega l’Ing. Gangi Dino – è la UNI 10897 del 2016, ultima versione di una norma originariamente emessa nel 2001: all’interno della quale si trovano i parametri relativi alla strumentazione considerata valida e vengono descritte le modalità per procedere ai controlli. Questa norma si rivolge principalmente alle aziende che fanno recupero metalli e rottami, ma molte aziende che recuperano altre categorie di rifiuti, in mancanza di norme specifiche, utilizzano comunque la norma UNI come parametro di riferimento. Ogni Regione, inoltre, ha le proprie regolamentazioni interne e definisce quali sono le prescrizioni che le aziende devono attuare per poter operare correttamente. Sicuramente con l’introduzione del nuovo D.Lgs 101/2020, ci attendiamo una maggiore uniformità a livello nazionale, cosa che finora non è stata possibile o comunque non si è verificata”.
Perché rischiare?
La domanda che ci poniamo è semplice: se gestisco un’azienda che fa trattamento rifiuti e decido di non dotarmi di strumentazione per il monitoraggio delle radiazioni, a quali rischi incorro?
I rischi, come ci spiegano da Brumola, sono pochi o nulli per i lavoratori (anche se da tenere in considerazione), ma sono evidenti a livello economico e amministrativo. Vediamo perché: qualora un’azienda che raccoglie e seleziona rifiuti, li conferisca ad un’altra azienda per il trattamento e questa rilevi sorgenti radioattive nel carico (grazie ad un portale o ad una strumentazione portatile), ci sarebbero delle ricadute economiche per l’azienda che ha conferito i rifiuti. A seconda della sorgente rilevata, essa deve essere gestita in maniera differente: può essere lasciata decadere naturalmente in una zona dedicata e controllata dell’impianto, oppure deve essere trattata e ritirata da un’azienda specializzata che si occupi dello smaltimento. I costi di gestione vengono imputatati a capo dell’impresa che ha ricevuto la sorgente radioattiva che però, solitamente, si rivale sull’azienda che ha conferito il carico. “Il consiglio che diamo – ci spiega Gangi Dino – è quello di dotarsi almeno di uno strumento portatile per i controlli, perché considerati i costi della sanzione o della gestione di una sorgente, che può capitare anche una sola volta, lo strumento è stato già abbondantemente pagato. Inoltre, la strumentazione è semplice da usare e la vita media di uno strumento è molto lunga”.
Se pensiamo ad esempio al caso delle aziende che recuperano rottami, i rischi di trovare sorgenti radioattive sono più alti rispetto ad altre tipologie di rifiuti. In questo settore, alcune sorgenti radioattive hanno tempi di dimezzamento pari a molti anni e pertanto vanno gestiti in modo opportuno, non si può pensare a una gestione locale, della durata di pochi giorni. Il ritrovamento di sorgenti nei rottami prevede una gestione onerosa per il corretto smaltimento. Inoltre, le acciaierie cui vengono conferiti i rottami per la fusione, in molti casi sanzionano pesantemente i fornitori che portano carichi con presenza di sorgenti o metalli contaminati, perché l’eventuale danno che può provocare una sorgente orfana a un forno fusorio, al camino e all’impianto di abbattimento fumi sono calcolabili in milioni di euro; va considerata infatti la bonifica dell’impianto, la necessità di smaltire l’eventuale metallo contaminato, polveri, scorie, etc. Da tutto ciò nasce la volontà o necessità di sanzionare l’azienda che conferisce la sorgente.
Brumola ha venduto negli anni oltre 450 strumenti portatili e oltre 270 portali in Italia ed effettua ancora manutenzione su molti degli strumenti che i titolari hanno installato verso la fine degli anni ‘90. Questo è indice di affidabilità della strumentazione e garanzia di poter ammortizzare la spesa in un lunghissimo lasso di tempo.
Uno dei punti di forza di Brumola Srl risiede anche nel servizio di assistenza tecnica post-vendita, nel caso in cui uno strumento si dovesse rompere o dovesse mostrare un malfunzionamento, l’azienda è in grado di ripararlo o addirittura sostituirlo in pochissimi giorni perché, a fronte dell’elevato numero di strumenti presenti sul territorio, nell’ultimo periodo ha implementato il numero di ricambi a magazzino. Il cliente non si trova in difficoltà e nel giro di poche ore o pochissimi giorni può riprendere l’usuale attività lavorativa.
RadEye SX, strumentazione radiometrica portatile
È uno dei prodotti di punta di Thermo Scientific ed è studiato per il controllo manuale dei carichi in ingresso agli impianti di stoccaggio e trattamento rottami e metalli, Rifiuti Solidi Urbani, RAEE e rifiuti speciali. Negli ultimi cinque anni, grazie alla facilità di utilizzo e al costo competitivo, Brumola ha moltiplicato le vendite di questo particolare strumento. È solitamente montato su un’asta fissa in alluminio, per poter effettuare la misurazione del carico direttamente sul camion, ma a richiesta può anche essere montato su supporti di tipo differente. Lo strumento radiometrico portatile è basato su unità di lettura RadEye SX e su un rivelatore NaI(Tl) da 2”x2” con asta di prolunga fissa 1,7m, modificabile nella misura a richiesta del cliente.
L’operatore accende lo strumento, prende nota del valore di fondo ambientale, e del fondo di riferimento vicino al camion e inizia la misura tutto intorno al carico segnando i valori misurati, sulla base della procedura fornita dall’Esperto in Radioprotezione, e poi lo spegne a fine misura. Generalmente è sufficiente un registro cartaceo o un foglio Excel per segnare le misure. In caso di allarme è possibile riprendere la misura e agire in base alle indicazioni presenti sulla procedura. È uno strumento alimentato con due batterie commerciali mini-stilo, le quali garantiscono l’operatività per qualche centinaio di ore. È uno strumento robusto, sviluppato per l’ambiente industriale, e se gestito e mantenuto con cura può durare moltissimi anni.
Strumentazione semplice e affiancamento assicurato
La strumentazione è importante perché garantisce sicurezza per i lavoratori e l’ambiente e in più è anche molto semplice da usare. Il portale radiometrico effettua le misure in automatico, ma è comunque necessario imparare a utilizzarlo; Brumola alla fine dell’installazione procede, da sempre, con l’istruzione del personale che dovrà utilizzare la strumentazione. Lo strumento portatile è totalmente user-friendly, il suo funzionamento è illustrato in un manuale in italiano fornito al momento della consegna. Inoltre calcola automaticamente la soglia di allarme in base al fondo di riferimento una volta impostati i parametri in fase di consegna, rendendo ancora più semplice l’utilizzo per l’operatore, il quale non dovrà calcolare di volta in volta il valore di un probabile allarme. Per affiancare e sostenere maggiormente i clienti, Brumola ha recentemente realizzato un video tutorial sul proprio canale YouTube, relativo al funzionamento dello strumento portatile, in questo modo sarà possibile in qualsiasi momento e in totale autonomia rivedere l’istruzione all’uso.
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